La Vucciria Palermo – Mercato
Il mercato della Vucciria Palermo: I mercati locali nascono con la città e spesso si concentrano spontaneamente nelle aree centrali e giocano un ruolo chiave nello sviluppo dell’economia locale.
“Io, Agonzio Calandrino, cordaro, che ho bottega in una via della piazza di grascia detta Bocceria Grande… trovatomi la matina dello cinco settembriro de lo mille e seicento e cinco inanzi alla bottega intento a certe cassette rassettare, vidi nel negotio de davanti a lo mio ov’è vendita di panni per vestimenti e tela d’olona una giovine femina assai di personale aitanza e opulentia nonché mirabile per copia e lucidezza di chiome…”
Così inizia il racconto di Andrea Camilleri direttamente ispirato al famoso quadro di Renato Guttuso dedicato alla Vucciria, il più grande e più famoso
mercato di frutta e verdura, di pesci e di carne di Palermo. “Un narratore o un commediografo, davanti alla Vucciria, avrebbero materia di scrittura sino alla fine dei loro giorni,” scrive Camilleri. “La vucciria la conosco bene. Negli anni ’44-’47 frequentavo l’università di Palermo e quasi ogni giorno mi ci recavo per mangiarmi ‘u panu cu ‘a meusa di cui ero ghiottissimo. Era un luogo che apriva la fantasia. Perché era un luogo dov’erano possibili accadimenti impossibili altrove.”
La Vucciria Palermo si estende lungo la via Argenteria sino alla piazza Garraffello. Era chiamata, anticamente, la “Bucceria grande” per distinguerla dagli altri mercati di minore importanza. Fu, infatti, la più importante “piazza di grascia”, ovvero mercato di alimentari della vecchia Palermo. La parola “Bucceria” deriva dal francese “Boucherie”, che significa “macelleria”, poiché il mercato, inizialmente fu destinato alla vendita della carne, ed a Palermo, tale termine divenne anche sinonimo di baccano, sicuramente per il forte vociare che si fa solitamente al mercato.
Nel corso dei secoli la Vucciria Palermo venne più volte ampliata e modificata e nel 1783 il vicerè Caracciolo volle dare un’organica e decorosa sistemazione alla piazza, cuore del mercato, che fu chiamata piazza Caracciolo. Intorno alla piazza furono costruiti dei portici in modo da formare una loggia quadrata che ospitava i banchi di vendita. Al centro fu collocata una fontana con quattro leoncini che versano l’acqua disposti attorno ad un piccolo obelisco. Resisterà nella sua originaria forma quadrata con porticati per qualche secolo; cominciano poi le manomissioni e agli inizi di questo secolo, quando venne costruita la via Roma, il quartiere venne ridisegnato e la piazza ristretta. La Vucciria, oggi, è un mercato dove si vende di tutto: carne, verdura, pesce etc.